Hanno
giocato: Petris I., Pellegrini,
Benzoni, Da Pozzo (65' Craighero), Gaier (41' Lo Vecchio), Spilotti (41' Dri), Pagotto (41' Moro), Paschini (19' Rossi), Scarsini (41' Sovrano), Del Vecchio (65' Di Bello A.), Petris A. All. Di
Bello
Marcatori: --
Ammoniti: --
Cartellino verde: --
Espulsi: --
Commento del mister: Il banco di prova era sicuramente impegnativo con un avversario ampiamente fuori portata. Il risultato è figlio di un divario di condizione fisica e tecnica schiacciante, ma è l'ultima cosa a cui dobbiamo guardare in questo caso.
Guardando il bicchiere mezzo pieno possiamo dire che nonostante tutto siamo riusciti a presentarci diverse volte in zona gol, anche con occasioni nitide. Guardandolo mezzo vuoto, alcune situazioni nelle quali il divario fisico c'entra poco, sono state affrontate in maniera un pò troppo "spensierata". Di questo avremo modo di parlarne nel prossimo pre-partita. Qualcuno potrebbe pensare all'inutilità di giocare contro un avversario di troppe categorie superiore, questo tipo di gara però, mette a nudo le nostre carenze, sta a noi analizzare con umiltà i nostri errori e le nostre mancanze e capire quello che possiamo e dobbiamo migliorare.
Un esempio. Quando noi siamo usciti alla spicciolata dagli spogliatoi per il riscaldamento, i ragazzi dell'Arta erano già sul campo "C" in gruppo da venti minuti. Vista la nota differenza di categoria, questo dovrebbe già essere uno spunto da cui trarre insegnamento.
La prossima partita sarà altrettanto complicata, il nostro obiettivo è migliorarci partendo anche da questo.
Il mister
Avanti Betania, uniti, fieri, mai domi
Sinceramente credo che tutte le partite a prescindere dall'avversario servano a ritrovarsi come gruppo, nonchè testare forma fisica e mentale. Per me era la prima sgambata su campo grande e l'ho sentita tutta. In più bisognava correre a mille, ma anche questo serve per capire quanto mi manca da lavorare da qui all'inizio del campionato. Credo anzi sia meglio ritrovare la forma fisica con avversari quotati all'inizio per poi, con il giusto fiato, affrontare squiadre al nostro stesso livello e provare schemi di gioco, senza andare troppo in debito di ossigeno.
RispondiEliminaUn abbraccio. Alla prossima